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Le foto dei figli su Facebook nel divorzio di mamme e papà

Oggi La Repubblica ha pubblicato un bellissimo articolo sulì un tema a noi caldo: "la pubblicazione di foto dei prorpi figli sul Web".

Il caso. Le immagini dei bimbi sui social citate in migliaia di cause di separazione. Gli avvocati: "Irresponsabile l'ex coniuge che posta scatti e viola la privacy del minore".

 

Prima la foto timida di un piedino. Poi l'immagine della nuca del piccolo. Quindi, finalmente, il sorrisone. E piovono i like di amici e follower.
Pubblicare immagini dei propri figli, con o senza filtri di privacy, è tanto diffuso da sembrare naturale. La legge, entro certi limiti, lo tollera. Almeno fino a quando l'amore finisce, mamma toglie il "mi piace" alla foto pubblicata da papà, e si rivolge all'avvocato chiedendo che l'immagine sia fatta sparire. "Non esagero a dire che la pubblicazione di foto dei figli sui social network è citata ormai in migliaia di cause di separazione.

Un ESEMPIO?
Gassani porta l'esempio di un padre che nell'agosto 2014 pubblicò immagini del figlio di quattro anni in barca. Il 12 settembre, su istanza della madre, un'ordinanza del Tribunale di Varese lo costrinse a fare sparire undici foto, "pubblicate senza autorizzazione dell'ex coniuge, necessaria per legge". Vale a dire, per il combinato dell'articolo 10 del codice civile sull'abuso dell'immagine altrui e del 316, che affida la responsabilità del minore a entrambi i genitori. Ma il giudice si spinse oltre. La pubblicazione dimostrava "l'immaturità di fondo" del padre. Il provvedimento ha fatto scuola e istanze simili sono state presentate in tutta Italia.

Diversi Paesi hanno introdotto sanzioni pesanti per chi pubblica immagini senza l'ok dell'altro genitore. Wanda Nara è stata costretta da un Tribunale argentino a pagare 137mila euro per aver diffuso foto dei figli avuti con l'ex Maxi Lopez, oggi attaccante del Torino. A ispirare la legislazione argentina sono gli studi - l'ultimo dell'Office of the Children's Safety Commissioner in Australia - secondo cui metà delle immagini pedopornografiche è frutto di manipolazione di foto messe in rete dai genitori. Ma è difficile che simili allarmi possano frenare la diffusione delle foto di bambini sui social network.
Lo stesso fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, lo scorso 24 gennaio pubblicò l'immagine del primo bagnetto della figlia. Tre milioni di like e, per ora, nessuna protesta da parte della piccola Max.

FONTE: LA REPUBBLICA (leggi articolo completo qui) oppure a Pag.25 del cartaceo di oggi 29-07-2016