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Con il termine “SHARENTING” si intende quel fenomeno di  condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti come foto, video, storie che riguardano i propri figli/e.

Il termine deriva dagli Stati Uniti, dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità), anche se bisognerebbe utilizzare il termine “over-sharenting”, ovvero l’eccessiva e costante sovraesposizione online di bambini/e. Nella maggior parte dei casi questa esposizione avviene senza il loro consenso, perché troppo piccoli oppure perché il consenso non viene richiesto.

Naturalmente l'eccessiva divulgazione di informazioni (testi ed immagini) non coinvolge esclusivamente i genitori, ma anche parenti (nonni, zii) e amici, amplificandone la diffusione e relativa perdita di controllo sui contenuti.

Il social del momento, il più discusso tra i teen su tiktok, si chiama OnlyFans, un social network senza censure dove chiunque è libero postare il contenuto multimediale che desidera senza il rischio di essere bannato.

Attualmente i contenuti più diffusi sono quelli per adulti ma, per il momento, non consideriamo OnlyFans un social porno. Negli ultimi mesi le categorie in aumento sono fitness, travel e food.

Quando nasce? Chi lo ha fondato?

Nel 2016, Tim Stokely (imprenditore inglese) fonda OnlyFans con lo scopo consentire agli influencer di monetizzare personalmente i propri contenuti. Qualche anno prima aveva fondato Customs4U, dove si potevano ordinare la creazione di determinati video per adulti.

Purtroppo ne avevamo già parlato qualche mese fa con l'articolo: SELFIE estremi tra le auto, ennesima moda in crescita tra i giovani, una moda pericolosa e in crescita tra i ragazzi.

E' di qualche ora fa il tragico episodio di Acquasparta (Terni) dove un ragazzo è morto per colpa di questo "stupido gioco".
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, il giovane si è sdraiato per filmare con il cellulare un coetaneo in sella al suo motorino che lo ha poi accidentalmente investito. Aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Intanto è al vaglio dei carabinieri il cellulare della vittima, che è stato sequestrato dall'Arma e verrà consegnato al sostituto procuratore della Repubblica dei minorenni titolare del fascicolo, Flaminio Monteleone, per una perizia che accerti la presenza di immagini dell'incidente.

Fonte: SkyTG24 [Leggi articolo completo]


 

NE HANNO PARLATO ANCHE:

  • La Repubblica: Gioco letale sulla carreggiata: travolto e ucciso mentre filma l'amico in scooter [Leggi articolo completo]
  • Corriere della Sera: Terni: si sdraia sulla strada per filmare l’amico, muore travolto dallo scooter  [Leggi articolo completo]
  • TGCOM24: Terni, muore travolto dallo scooter dellʼamico: gli stava girando un video [Leggi articolo completo]

Andrea MassaAutore:
Andrea Massa
Resp. INFORMATICO - Progetto MASSERE

Filmavano bimbi in spiaggia e si scambiavano foto su Facebook: nella rete dei pedofili anche un diacono.

Attraverso Facebook scambiavano materiale pedopornografico, in alcuni casi prodotto sfruttando minori adescati su internet, ma anche con filmati amatoriali realizzati sulle spiagge. Una 'retè di pedofili è stata scoperta e sgominata dagli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze che hanno arrestato 2 persone e denunciato altre 12 uomini tra cui un aspirante diacono, pensionati, disoccupati, un agente finanziario, un barista, un dipendente di un'Asl, uno studente e un detenuto in carcere per reati della stessa indole.

Ci risiamo, ennesimo caso di selfie estremi (daredevil selfie, selfie killer), questa volta la vittima è uno studente di 20anni.
Il ragazzo, originario sardo e da un anno studente a Brera, è salito su una ringhiera per scattarsi una foto, perdendo l'equilibrio e annegando dopo un volo di 8 metri.
Dramma verso le 12 di domenica mattina a Como, dove un ragazzo di ventidue anni è morto annegato nel Lago in zona via Geno, uno dei punti più turistici della città lariana.

Durante i nostri incontri con i ragazzi nelle scuole parlando di daredevil-selfie scatta sempre il sorriso, <<che scemo quello...>> <<puoi non vedere il treno??>> poi andando a riflettere sulle singole situazioni e modalità scoprono la dura realtà: il livello di attenzione all'ambiente che ci circonda durante lo scatto di un selfie è bassissimo, lo sguardo è sempre indirizzato allo smartphone.


Fonte: La Nuova Sardegna 04-06-2018
È caduto nel lago mentre scattava un selfie, è morto così il 20enne di Calangianus [Leggi articolo completo]

Ne hanno parlato anche su:

Milano Today 04-06-2018
Ragazzo cade nel lago di Como e muore: forse si era sporto per un selfie [Leggi articolo completo]

Il Giornale 04-06-2018
I selfie sono serial killer: ogni anno 170 morti [Leggi articolo completo]


Qualche mese fa avevamo visto altri pericoli relativi ai selfie e daredevil-selfie, eccone alcuni:

 

Andrea MassaAutore:
Andrea Massa
Resp. INFORMATICO - Progetto MASSERE

Come emerge dai nostri sondaggi nelle scuole, il social più diffuso tra i ragazzi è Instagram, proprio il Social delle Foto si sta evolvendo e ha appena integrato una nuova funzione: "RITRATTO".

IN COSA CONSISTE?
Grazie alla tecnologia del riconoscimento facciale (non funziona con gli oggetti), la nuova funzione offusca lo sfondo mantenendo a fuoco solo la faccia della persona (effetto Bokeh).
Una volta scattata la foto sarà possibile pubblicarla direttamente nelle Stories oppure Salvarla nel proprio rullino fotografico.
Naturalmente la modifica effettuata è software, risulta quindi meno precisa rispetto quella presente nei dispositivi che la supportano che, grazie alla doppia fotocamera posteriore, sensori da oltre 12Megapixel e teleobiettivo grandangolare, permettono di perfezionare gli scatti.

DOVE TROVO LA FUNZIONE?
"Ritratto" è disponibile tra le opzioni di formato delle Stories insieme a "Boomerang" e "SuperZoom". E' disponibile sia per la telecamera anteriore che posteriore.

REQUISITI: l'App deve essere aggiornata alla versione 39.0 disponibile iPhone 6s, 6s+, 7, 7+, 8, 8+, X e sui dispositivi Android.


CHE COSA DI INTENDE PER EFFETTO BOKEH?
Bokeh è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese "boke", che significa "sfocatura" oppure "confusione mentale". A partire dalla metà degli anni novanta, si è affiancato all'uso terminologico tradizionale di espressioni come contributo delle aree fuori fuoco o resa dello sfocato.
La parola bokeh indica propriamente le zone contenute nei piani fuori fuoco di un'immagine fotografica e la qualità estetica della sfocatura; per estensione, si riferisce anche alla tecnica che permette di ottenere un effetto "sfocato" delle parti non in primo piano dell'immagine tramite un utilizzo creativo delle proprietà ottiche degli obiettivi.


Esempio di bokeh ottenuto con un obiettivo di lunghezza focale 85 mm e rapporto focale f/1,2. L'impiego di obiettivi dotati di un basso rapporto focale, combinato con l'oculata scelta dei toni cromatici dei piani fuori fuoco, della maggiore o minore sfocatura e della gradualità con cui questa si presenta, permette al fotografo di realizzare un effetto "sfocato".


Andrea MassaAutore:
Andrea Massa
Resp. INFORMATICO - Progetto MASSERE