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Il GAMING, argomento sempre più discusso durante i nostri incontri con genitori e alunni, oggi vogliamo fare un focus su come poter dare al proprio figlio un videogioco adatto.

Il sistema di classificazione in base all'età PEGI (Pan-European Game Information) è stato istituito per aiutare i genitori europei ad adottare decisioni informate nell'acquisto di giochi per computer. Lanciato nella primavera del 2003, il sistema PEGI ha sostituito svariati sistemi nazionali di classificazione in base all'età e si è affermato come sistema unico attualmente utilizzato in gran parte dell'Europa, in più di 35 paesi.

Cosa significa? Quando è nato?

Per binge watching indichiamo l’azione di vedere consecutivamente le puntate di una serie tv, il termine si è diffuso con le piattaforme di video streaming come Netflix (in particolare), DisneyPlus, Prime Video ecc.
In particolare, il verbo binge watch acquisì notevole popolarità nel 2013, anno in cui Netflix iniziò a distribuire anche serie televisive inedite rendendo disponibili intere stagioni contemporaneamente.

Negli anni sono diverse le forme di dipendenza viste insieme, dal VAMPING alla NOMOFOBIA, dalla I.A.D. al I.G.D.
Oggi cercheremo di capire il significato di “infinite scrolling”; se pensate alla maggior parte dei social e siti web sfruttano la tecnica dell’infinite scroll permettendo un continuo caricamento di contenuti (foto/video/testi) ogni qual volta che l’utente scorre verso il basso come se fosse effettuato un refresh ad ogni scroll.

In alcuni paesi è conosciuto anche come “doom scrolling”, lo scorrimento ossessivo online che si trasforma in una condanna (“doom”).
Lo scroll è diventato un gesto naturale, utilizzato non solo dai ragazzi ma anche dai genitori, diventando una vera dipendenza, il concetto alla base è che scrollando continuiamo a trovare cose nuove (un post, una notizia, un video correlato, una foto) e tale processo è senza interruzioni nel flusso dei contenuti sfruttando il fenomeno dell’automaticità un po’ come avviene per le slot machine.

Dal 2012 ad oggi si svolge in europa uno dei festival di luci più grandi, l’Amsterdam Light Festival.
Durante il periodo invernale, artisti di tutto il mondo prendono parte al festival, creando installazioni luminose straordinarie che ispirano e illuminano sia i visitatori che i colleghi artisti.
A colpire la nostra attenzione è stata l'installazione è intitolata “Absorbed by Light” realizzata da Gali May Lucas, artista britannica, insieme alla scultrice Karoline Hinz, raffigurano delle persone concentrate sui loro telefoni cellulari e con i volti illuminati dai dispositivi stessi.

 

Come ormai ben sappiamo, e i nostri interventi lo confermano, lo smartphone è diventato parte integrante se non indispensabile della vita degli adolescenti. Nei nostri sondaggi emerge chiaramente come ormai la diffusione coinvolga quasi il 100% dei ragazzi.

Una tale pervasività porta di conseguenza l'attenzione sull'utilizzo massiccio che se ne fa. Ovviamente non sono solo  i ragazzi ad utilizzarlo, ma sicuramente rimangono la fascia più "esposta ed ammaliata" da questo strumento.

Parliamo spesso di quanto tempo passiamo su internet e Social, sentiamo spesso termini come: dipendenza da internet, vamping, IAD, IGD, nomofobia, ma l'uomo felice dell'estate 2019 sarà quello sconnesso.
Qualche giorno fa i tre principali sono social (Facebook, WhatsApp ed Instagram) sono andati down ed è scattato il panico tra le persone. Quante volte abbiamo controllato il proprio dispositivo per controllare se tutto fosse tornato online?


Analizzando i dati pubblicati durante Global Wellness Summit (GWS) svolto a Cesena, gli ‘scollegati’ nel 2018 sono scesi al 37%, erano il 50% nel 2017.
Il lavoro richiede di essere sempre più reperibili e la fame da rapporti social fa il resto perciò non si riesce più a staccare gli occhi dallo schermo dello smartphone.

Alcuni locali si sono già portati avanti, esempio:

  • Il dolce è gratis nelle catene Le Pain Quotidien degli Stati Uniti se non usi lo smartphone al ristorante
  • In alcuni hotel di lusso, come il Mandarin Oriental di New York si può richiedere il servizio ‘no wi-fi’ fra le amenities e la ‘digital detox’ è nel menù della Spa, dove i telefonini vanno depositati all’ingresso (e all’uscita vengono riconsegnati puliti e lucidati)

Per gli amanti dei "fai da te" è possibile acquistare/recuperare un dumb-phone, un cellulare ‘muto’, 'stupido', cioè privo di connessione internet, niente antenna wi-fi e chip per il collegamento online. Niente social network, niente email, niente app, iconcine animate, niente attività che passa su browser. E' l'avvento del minimalismo digitale.

A Londra dove invece incarnano una nuova forma di status symbol fra gli adulti.
Il minimalismo digitale piace moltissimo ai manager perchè permettono di aumentare quello che veramente non hanno, il tempo libero.


Fonte: ANSA [08-07-2019] - La nuova felicità? Restare offline. Cresce il popolo dei tecnofobici e il mercato lo accontenta. Se non usi smartphone a ristorante il dolce è gratis, in hotel no wifi è servizio hotel di lusso.

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Andrea Massa - Progetto Massere - @massere82Autore:
Andrea Massa
Resp. INFORMATICO - Progetto MASSERE