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Cyberbullismo, l'allarme: "Aggrediti più volte sul web? Il 60% può pensare al suicidio"

«Ormai registriamo fra gli under 18 un atto di cyberbullismo al giorno. Non solo nelle scuole, ma anche fuori, nelle piazze, durante la palestra, nei negozi, nella pausa pranzo e nell’arco della giornata». A lanciare l’allarme è Luca Bernardo, a capo dell’unico centro contro i bulli in Italia.

In Lombardia nel 2016 sono stati registrati 1.200 nuovi casi di bullismo di cui 800 nell’ambito della sicurezza in rete, cyber bullismo, sex testing (scopri la definizione di sexting), con invio di messaggi sessualmente espliciti.

Una modalità che spesso viene adottata, dopo una delusione d’amore, per ripicca dopo la fine di una grande amicizia. Ma i danni sono enormi. E i ragazzi devono prenderne coscienza. Troppi suicidi di adolescenti hanno funestato il Belpaese, da Carolina Picchio ad Andrea Spezzacatena, il ragazzo dei “pantaloni rosa”, accusato e denigrato dai compagni solo perché amava indossare quel colore e «quindi ritenuto omosessuale».
Preoccupano le idee suicidarie di tanti ragazzi, «quasi il 60 per cento di quelli che vengono costantemente aggrediti sulla Rete può pensare al suicidio».

Fonte: Il Giorno (leggi l'articolo completo qui)

I social negli ultimi 24 mesi hanno lavorato parecchio sul tema della tutela dei minori online.
Facebook ad esempio ha rilasciato una Piattaforma di prevenzione contro il cyberbullismo. (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Su Instagram viene introdotta la funzione della segnalazione delle foto. (leggi articolo qui)