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35enne arrestato per adescamento [La Repubblica]

E' uno dei primi casi in Italia in cui è stata applicata la norma, introdotta dallo scorso ottobre dalla ratifica della Convenzione di Lanzarote, che ha previsto come reato l'adescamento di minorenni. A denunciare la famiglia del bambino di 11 anni grazie all'associazione Meter di don Fortunato Di Noto.

La polizia postale e delle comunicazioni di Catania ha denunciato un uomo di 35 anni, residente in provincia di Siracusa, perché ritenuto responsabile di adescamento on-line di minorenne. E' uno dei primi casi in Italia in cui e' applicata la norma, introdotta dallo scorso ottobre dalla ratifica della Convenzione di Lanzarote, che ha previsto come reato l'adescamento di minorenni.
L'indagine è stata avviata dopo una segnalazione dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto che aveva ricevuto il racconto di un genitore il cui figlio di 11 anni era stato contattato da uno sconosciuto sul social network Facebook ed era stato oggetto di alcune proposte di natura sessuale.
La procura di Catania ha subito autorizzato la polizia postale ad agire sotto copertura e dopo avere conquistato la fiducia del presunto pedofilo, fingendosi un bambino di anni 11, i poliziotti sono riusciti ad ottenere un appuntamento con l'uomo, al quale si sono presentati gli agenti che lo hanno identificato. La perquisizione in casa dell'indagato ha portato al sequestro del materiale informatico. Sono in corso indagini per comprendere se altri minori siano stati adescati.
"La vigilanza di un genitore, la fiducia nel segnalare il tutto a Meter, la percezione della pericolosità di quello che stava avvenendo online per l'inesperienza del minore attraverso i social networks hanno fatto sì che non accadesse l'irreparabile". E' questo il commento dell'associazione Meter guidata da don Fortunato Di Noto.
"Non ci stancheremo mai - continua Meter - di dire che sui social networks i profili dei minori possono risultare pericolosi. Dall'ultima ricerca Meter - somministrata a 770 studenti di età inferiore ai 12 anni - è emerso che il 99% ha un profilo falso e che non percepisce la pericolosità nel frequentare gli spazi web". "L'adescamento online (grooming) - conclude l'associazione - è un fenomeno in espansione che non riguarda solo il minore, ma nel complesso tutta la famiglia che, coinvolta, poi deve essere aiutata a superare questo trauma".

FONTE: Repubblica (16 febbraio 2013)