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Foto osé di una dodicenne su cellulari: la madre denuncia tutti [Il Resto del Carlino]

Civitanova Marche (Macerata), 31 maggio 2012
L’immagine di una dodicenne completamente nuda viaggia per giorni attraverso decine di telefonini. Uno scambio frenetico di Mms tra adolescenti (SEXTING), fino a quando la storia finisce sulla bocca e sui display di tutti ed è subbuglio in un paese dell’entroterra civitanovese dove non si parla d’altro.

Tutto comincia quando la ragazzina, senza niente addosso, si fa un autoscatto e commette la leggerezza di inviarlo tramite messaggio telefonico ad un amico, dodicenne pure lui. Frequentano la stessa scuola media in paese, il secondo anno, e quando lui riceve l’immagine, forse per darsi anche un po’ di arie con i coetanei, commette l’errore di girarla a qualche amico.

E così si innesca una sorta di catena di Sant’Antonio che finisce per coinvolgere una ventina di ragazzini, tutti minorenni e sotto i quattordici anni. Nessuno di loro probabilmente valuta le conseguenze di quel chattare via telefono ma nel paese, che è un piccolo borgo dove tutti si conoscono, quello che dovrebbe rimanere un segreto diventa di dominio pubblico e la notizia della foto imbarazzante fa presto ad esplodere e a diffondersi ovunque.

La mamma dell’adolescente va su tutte le furie e decide di sporgere denuncia ai carabinieri chiedendo successivamente un cospicuo risarcimento danni ad ognuna delle famiglie dei ragazzini accusati di aver ricevuto e poi rispedito la fotografia tramite il telefonico.

Della vicenda si sta occupando il Tribunale dei Minori di Ancona. La foto è rimasta confinata al circuito dei cellulari di un gruppo di ragazzini e non è stata inserita in circuiti web, su You Tube o sui social network tipo Facebook con il rischio di finire in pasto a pedofili, e nemmeno è stata maneggiata da adulti.

Ma tant’è, la Procura dopo la denuncia del genitore procede per diffusione di immagini pornografiche, ma la portata del reato verrà molto probabilmente ridimensionata dalla realtà dei fatti che sembrano essere il risultato di una somma di sciocchezze commesse dagli adolescenti coinvolti, che non si sono resi conto che si stavano infilando in un ginepraio di problemi.

FONTE: IL RESTO DEL CARLINO