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Lo Smartphone: strumento sociale o di solitudine?

Come ormai ben sappiamo, e i nostri interventi lo confermano, lo smartphone è diventato parte integrante se non indispensabile della vita degli adolescenti. Nei nostri sondaggi emerge chiaramente come ormai la diffusione coinvolga quasi il 100% dei ragazzi.

Una tale pervasività porta di conseguenza l'attenzione sull'utilizzo massiccio che se ne fa. Ovviamente non sono solo  i ragazzi ad utilizzarlo, ma sicuramente rimangono la fascia più "esposta ed ammaliata" da questo strumento.

Inoltre l'età particolare in cui si trovano, è caratterizzata dalla ricerca di una propria identità e di "unicità", nonché da una necessità di riconoscimento e approvazione tale da rendere lo smartphone la soluzione più immediata per poter rispondere a tali quesiti. Per tali motivi la Psicologia si sta interessando sempre di più al fenomeno della dipendenza da smartphone, cioè da "un eccessivo attaccamento psicologico ad esso, con conseguenze funzionali negative"; si usa il termine dipendenza perché i sintomi di astinenza e tolleranza funzionano al pari delle dipendenza da droghe e connesse ad essa, sono numerose le reazioni di perdita di controllo. Legato a questo, uno studio condotto dall'Università dell'Arizona, ha indagato la possibile relazione esistente tra depressione e dipendenza da smartphone. Lo studio è stato condotto su   346 studenti ed ha evidenziato come "l'utilizzo eccessivo dello smartphone sia un effetto predittivo significativo dei sintomi depressivi e della solitudine"

 

Questo studio va a porre attenzione su una problematica che è emersa anche nelle nostre mattinate con i ragazzi. L'utilizzo del cellulare, che nasce come strumento di socializzazione a distanza, volto a mantenere i rapporti, oggi viene usato per lo più come strumento di controllo e paragone delle vite degli altri.

Nello specifico i social Network come Instagram, sono stati pensati per condividere con gli altri le proprie foto e video, quasi a documentare la propria vita 24h su 24h per mostrarla ai followers. Molto spesso capita che i ragazzi, parlando con noi, ci dicano che mentre sono a casa da soli, annoiati, vedere quello che invece stanno facendo di bello i loro amici, li rende ancora più tristi e soli.

Bisogna quindi aiutare i ragazzi a rimpossessarsi delle loro vite, aiutandoli a dare il giusto peso e valenza allo smartphone, perché non può essere la quantità di video e di foto, il metro di paragone del loro valore e delle loro vite. 

articolo di riferimento: https://www.stateofmind.it/2019/10/dipendenza-smartphone-adolescenti/ fbclid=IwAR0RQIy3IHYaEOGXjrjnJpiyYawtS0mqBk8OBIIOqybEQBIq826PeAmwnfM

 

 

Autore:

Nicole Ventura