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Minorenne adescata in chat. Professore finisce a processo

Messaggi a sfondo erotico tra un 45enne e una 15enne riminese: scatta la denuncia della madre. La Procura chiede la condanna ad un anno, l’imputato si difende: "Pensavo fosse maggiorenne".

Un 45enne abruzzese, insegnante di scuola media, è a processo a Rimini in quanto accusato di aver adescato una giovane studentessa – all’epoca quindicenne – attraverso i social network. Gli episodi oggetto di contestazione, risalenti al 2019, sono finiti sotto la lente di ingrandimento della polizia postale e hanno portato al rinvio a giudizio del docente. L’indagine era scaturita da una segnalazione presentata dalla madre della minorenne, insospettita da alcune chat in cui si era imbattuta controllando il cellulare della figlia adolescente. Messaggi dal contenuto allusivo ed esplicito che avevano fatto suonare un campanello d’allarme, spingendo la donna a rivolgersi alle forze dell’ordine, con successiva apertura di un fascicolo da parte della Procura distrettuale di Bologna. Utilizzando degli pseudonimi e dei profili fittizi, stando alla ricostruzione degli inquirenti, il professore avrebbe intrattenuto con la giovanissima degli scambi di messaggi dai toni spinti attraverso la chat di Instagram. Una sorta di ’gioco’ a sfondo erotico tra il professoresse e la studentessa riminese, che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto la maggiore età.

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