Negli ultimi anni è diventato sempre più facile – grazie all’intelligenza artificiale – generare immagini, video o audio che sembrano reali ma sono completamente falsi: i cosiddetti “deepfake”. Questa tecnologia non è di per sé buona o cattiva, ma il suo uso — soprattutto senza consenso — può causare gravi danni a persone, reputazioni, dignità, privacy.

Per chi educa o accompagna minori (genitori, insegnanti), è fondamentale capire che cosa dice la legge oggi in Italia, quali rischi affrontano i giovani e come difenderli, sia prima che dopo un episodio.

📚 Cosa prevede la normativa italiana

✅ Nuovo reato: Legge 132/2025

• Dal 10 ottobre 2025 la legge 132/2025 ha introdotto nel codice penale il reato di “diffusione illecita di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale”. IUSTLAB+2avvera.it+2

• L’articolo di riferimento è il Articolo 612‑quater c.p.: chi – senza il consenso della persona rappresentata – pubblica, diffonde o condivide immagini, video o audio falsificati o alterati con IA, idonei a ingannare sulla loro autenticità e che arrecano un danno ingiusto, rischia la reclusione da 1 a 5 anni. la Repubblica+3lidis.it+3Legal for Digital+3

• In caso di danni particolarmente gravi, o se la vittima è vulnerabile (minore, incapace) oppure si tratta di pubblica autorità, possono scattare aggravanti. Digiacinto+2dirittodellinformazione.it+2

📌 Altri riferimenti giuridici rilevanti

• Anche il diritto all’immagine e alla dignità personale è tutelato dal nostro ordinamento: per esempio attraverso l’Articolo 10 c.c. (diritto all’immagine), nonché le norme sul diritto d’autore relative all’uso di immagini reali senza consenso. Prolaw+1

• In passato, altri strumenti normativi cercavano di coprire fenomeni simili (come la diffusione non consensuale di immagini intime) con l’Articolo 612‑ter c.p. (revenge porn). Tuttavia, questi non erano pensati specificamente per contenuti generati artificialmente. webcomparativelaw.eu+1

⚠️ Perché i deepfake sono particolarmente pericolosi soprattutto per minori

• Realismo ingannevole: grazie all’IA, è sempre più difficile distinguere video reali da quelli generati. Questo può ingannare chi guarda — con possibili effetti su reputazione, psicologia, relazioni sociali. Diritto al Digitale+2Legal for Digital+2

• Diffusione virale: un video può essere condiviso molto rapidamente sui social, rendendo difficile la rimozione e ampliando il danno in breve tempo.

• Rispetto dell’identità e dignità: soprattutto per adolescenti, la diffusione non autorizzata di video falsi può avere conseguenze drammatiche (bullismo, estorsioni, danni psicologici).

• Uso improprio e manipolazione: deepfake possono essere usati per disinformazione, bullismo, ricatti, molestie — anche senza contenuti sessualmente espliciti.

🛡️ Cosa possono fare genitori e insegnanti?

1. Educazione digitale e consapevolezza

   • Parlare ai ragazzi (a scuola e in famiglia) del fenomeno dei deepfake: spiegare che non tutto ciò che vedono online è “vero”.

   • Promuovere il senso critico: insegnare a verificare le fonti, dubitare di video sospetti, riflettere prima di condividere.

2. Regole di prudenza e consenso

   • Non condividere immagini/video di amici o compagni senza permesso.

   • Evitare di usare app o strumenti online che generano contenuti realistici con foto di persone reali.

3. Reazione pronta in caso di problemi

   • Se un minore è vittima di un deepfake o lo subisce: conservare ogni prova (video originale, link, screenshot, data/ora).

   • Segnalare subito: ai genitori, alla scuola, eventualmente alle autorità competenti (carabinieri/polizia) o a un avvocato.

4. Informarsi e sensibilizzare l’intera comunità scolastica

   • Organizzare incontri di formazione per genitori, studenti e docenti sul tema.

   • Usare momenti come assemblee, riunioni genitori, progetti di educazione civica per affrontare il tema dell’identità digitale, rispetto e responsabilità.

🧑‍⚖️ Quali conseguenze legali reali possono esserci?

• Procedibilità penale: la legge 132/2025 prevede la pena da 1 a 5 anni di reclusione per chi diffonde deepfake senza consenso. dirittodellinformazione.it+2lidis.it+2

• Possibili aggravanti (se vittima minorenne, uso di IA per altri reati, danni gravi, ecc.). Digiacinto+1

• Risarcimento del danno civile: la persona offesa può chiedere risarcimento per danno morale, alla reputazione, all’immagine — di solito con l’aiuto di un legale.

• Obbligo di rimozione / “take-down”: piattaforme e siti devono collaborare alla rimozione di contenuti che violano la legge o i diritti delle persone coinvolte. IUSTLAB+2Legal for Digital+2

🎯 Perché questo tema riguarda scuola e famiglia

• I giovani vivono e condividono gran parte della propria vita online: foto, video, social — la possibilità di manipolazione è reale.

• Il rischio non è solo individuale: una singola condivisione può diventare sociale, virale, con conseguenze di gruppo (prepotenze, cyberbullismo, esclusione).

• Educare oggi significa anche insegnare a rispettare la dignità altrui, la privacy, e valorizzare una cittadinanza digitale responsabile.

✅ Conclusione

I deepfake rappresentano una sfida reale per la società contemporanea — soprattutto per chi cresce. La normativa italiana con la legge 132/2025 ha introdotto strumenti giuridici concreti per difendersi. Ma la tutela più efficace resta la consapevolezza, l’educazione, la responsabilità di insegnanti e genitori, di fare comunità.

Il messaggio che vogliamo condividere su massere.it è chiaro: “Proteggere i nostri ragazzi significa proteggerne l’identità, la dignità e il futuro”.

📄 Fonti principali

• “Il nuovo reato di Deepfake (Legge 132/2025)” – IUSTLAB. IUSTLAB

• “Deepfake: cosa rischia chi produce contenuti manipolati AI” – LegalForDigital. Legal for Digital+1

• “La nuova legge italiana sull’AI e il reato di diffusione di deepfake” – DirittoAlDigitale.com. Diritto al Digitale+1

• “Deepfake e identità a rischio” – ProLaw. Prolaw+1

• “Il reato di deepfake e la tutela dell’identità digitale” – Studio Legale Di Giacinto. Digiacinto+1