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Adolescenti ricattati per filmati hard: «Pagate oppure li diffondiamo sul web»

Ripresi a loro insaputa con la web cam e poi minacciati. Una decina di adolescenti cadono nella trappola del sexting.

TRENTO - lmati a loro insaputa con la web cam in situazioni a sfondo sessuale, venivano ricattati da cyber-truffatori che in li minacciavano di diffondere i filmati in rete se non fossero stati adeguatamente pagati. È successo ad una decina di adolescenti trentini che alla fine si sono rivolti alla polizia postale.

L'episodio si inquadra - osservano gli investigatori - nel fenomeno sempre più diffuso fra gli adolescenti del sexting, che consiste principalmente nello scambio di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il cellulare, o nella pubblicazione in internet tramite chat e social network.

Il meccanisto del sexting. In questo caso i ragazzi, collegandosi ad un sito di "chatroulette", venivano indotti a masturbarsi. Quindi veniva chiesta loro l'amicizia su un social network e successivamente partivano le minacce di diffondere i filmati in rete.

Unica via d'uscita pagare un centinaio di euro. Di fronte a questo ricatto gli adolescenti si sono rivolti alla polizia che ha avviato indagini per individuare i responsabili. Secondo una recente indagine di Telefono azzurro ed Eurispes, nel 2012 oltre un adolescente su quattro ha ricevuto un sms, un mms o un video a sfondo sessuale.

FONTE: ILGAZZETTINO.IT