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Tutti i rischi di Snapchat [La Repubblica]

Secondo un'indagine di Skuola.net, i maggiori utilizzatori dell'applicazione usata per lo scambio di immagini sessualmente esplicite di se stessi o di altri coetanei sono le ragazze delle superiori.

ROMA - Il fenomeno arriva dall'America e si chiama Snapchat, l'app che i teenager di oltreoceano utilizzano principalmente per il sexting, ovvero lo scambio di immagini sessualmente esplicite di se stessi o di altri coetanei. Anche da noi la tendenza sta dilagando e sempre più spesso questa app viene usata per lo scambio di immagini osé tra adolescenti.
E' quanto emerge da un'indagine condotta dal portale specializzato Skuola.net su un campione di oltre 3mila studenti di scuole medie, superiori e università.

Il 30% degli intervistati conosce l'app, anche se a utilizzarla effettivamente è solo il 7% dei votanti; fra questi tuttavia ben 3 su 10 la usano con lo scopo di ricevere e/o inviare immagini osé.

Ma chi sono gli utilizzatori di Snapchat? Stando ai dati raccolti da Skuola.net, più della metà, il 54%, frequenta le scuole superiori e quindi ha un'età compresa tra i 14 e i 19 anni.
Ma ancora più sorprendente è la preponderanza femminile tra gli utilizzatori ai fini del sexting.
Quindi, a conti fatti, Snapchat viene usata per il sexting da poco più del 2% del campione intervistato.
Numeri piccoli solo all'apparenza, se si pensa che un'indagine recente di Telefono Azzurro svolta da Eurispes ha svelato che il 12,3% dei minorenni è avvezzo alla pratica.

Ma perché si ricorre proprio a questa app per fare sexting?
La sua peculiarità è che le immagini si autodistruggono alcuni secondi dopo (fino a un massimo di 10) essere state visualizzate dal ricevente.
Questo incita quindi ad abbassare i freni inibitori.
Tuttavia esistono diversi stratagemmi per conservare le foto ricevute: dal semplice istantanea della schermata ad applicazioni dedicate che riescono a svelare le immagini nascoste nei meandri della memoria dello Smartphone (es. SnapCapture for Snapchat).
Le prove di questa mancata cancellazione delle immagini si trovano su un altro popolare social network, anch'esso diffuso tra i giovani.
Su Instagram, infatti, basta cercare sotto l'hashtag #Snapchat per trovare esempi molto concreti di che cosa sia il sexting.

FONTE: La Repubblica 19-11-2013