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Minori sul Web, i rischi da non sottovalutare [Altro Consumo]

Cosa fanno i giovanissimi quando navigano su internet? E mamme e papà realmente consapevoli dei rischi che possono correre i loro ragazzi? Lo abbiamo chiesto a oltre 1.700 genitori di figli tra i 10 e i 16 anni di età.

Internet e minori: rischi da non sottovalutareLe nuove generazioni usano internet come compagno di giochi, libro di testo, addirittura al posto del vecchio cortile, per tessere le loro relazioni sociali. Un mondo virtuale ricco di stimoli, ma anche di potenziali pericoli. Per un genitore è difficile trovare il giusto compromesso tra la necessità di lasciare i propri figli sperimentare le enormi potenzialità della rete e quella di tutelarli da eventuali situazioni sgradevoli. Per tracciare un quadro della situazione, nella nostra inchiesta abbiamo chiesto a 1.708 genitori di parlarci del rapporto dei loro figli con la rete.

Il 97% dei giovani tra i 13 e i 16 anni è online
Secondo la nostra indagine quasi otto ragazzi su dieci tra i 10 e i 12 anni navigano in internet, mentre quelli tra i 13 e i 16 anni sono addirittura il 97%. Tra i pochi che non lo fanno spiccano soprattutto ragioni educative: nel 43% dei casi i ragazzi più piccoli non hanno il permesso dei genitori. Ma la linea di confine delle regole sfuma con l’età di passaggio tra medie e liceo (13-16 anni), periodo in cui il divieto vige ancora solo per poco più di due ragazzi su dieci. Interessante notare che l’impossibilità di accedere alla rete è ormai un problema limitato, ma esiste: due ragazzi su dieci tra chi non usa internet lo indicano come motivo per cui non possono andare sul web.

I rischi dei minori connessi alla rete
Per un genitore non è sempre facile seguire l’attività online dei propri figli. Alcuni impongono regole precise sull’uso del pc. Altri si fidano e non sentono la necessità di controllare in modo specifico questo aspetto della loro vita. Tuttavia, certe risposte mostrano che alcuni rischi legati al web potrebbero essere oggi sottostimati: per esempio tra i ragazzi di 13-16 anni i genitori pensano che si siano imbattuti in adulti che fingono di essere coetanei nell’8% dei casi. La stessa percentuale dichiara che i figli hanno ricevuto materiale pornografico non richiesto. E il 7% che ha incontrato dal vivo persone conosciute online.

Quando il web crea dipendenza
Ma i problemi che possono sorgere con le nuove tecnologie non sono solo questi. C’è anche il rischio di trovarsi dipendenti dal web. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla Società italiana di pediatria, gli adolescenti che navigano su internet per più di tre ore al giorno mangiano peggio, leggono di meno, praticano meno sport e hanno un rendimento scolastico inferiore. I genitori che abbiamo intervistato sembrano essere al corrente del rischio, imponendo spesso un limite di durata alla navigazione.

Fonte: Altroconsumo