L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE (AI)

Scuola e compiti: come cambia tutto con l’intelligenza artificiale

Scuola e compiti: come cambia tutto con l’intelligenza artificiale

Negli ultimi mesi si parla molto di come gli studenti utilizzino strumenti di intelligenza artificiale (AI) per svolgere compiti, ricerche e persino temi. È una tecnologia utile e ormai diffusa, ma molte scuole stanno esprimendo preoccupazione: non perché l’AI sia “pericolosa” in sé, ma perché rischia di sostituire l’apprendimento reale dei ragazzi.

Questo post vuole aiutare i genitori a capire perché alcune scuole tendono a limitarne l’uso e come accompagnare i figli verso un uso responsabile.


❗ Perché l’AI nei compiti può essere un problema

1. I ragazzi rischiano di non imparare davvero

Se un compito viene fatto interamente con l’AI, lo studente:

  • non esercita scrittura e ragionamento,

  • non impara a risolvere problemi,

  • non sviluppa autonomia.

In pratica, ottiene il risultato… ma non il percorso.


2. L’AI può sbagliare

Nonostante sia avanzata, l’AI:

  • può fornire informazioni sbagliate,

  • può inventare dati o citazioni,

  • può produrre testi poco adatti all’età dello studente.

Non tutto ciò che “suona bene” è corretto.


3. Rischio di poca autenticità

Molti insegnanti segnalano difficoltà nel capire:

  • quali parti sono scritte dallo studente,

  • quali sono state generate dall’AI.

Questo rende più difficile valutare le reali competenze.


4. Attenzione alla privacy

Molti servizi di AI chiedono:

  • creazione di account,

  • caricamento di foto,

  • inserimento di testi personali.

Per i minori, questo può essere rischioso.


🧩 L’obiettivo non è vietare l’AI, ma insegnare a usarla bene

Le scuole più attente non dicono “no” all’AI, ma spiegano che:

  • l’AI è uno strumento, non un sostituto,

  • deve essere usata per chiarire dubbi, non per svolgere interi compiti,

  • è importante dichiararne l’uso, quando richiesto.

Come ogni tecnologia, l’AI deve essere guidata, non subita.


👨‍👩‍👧 Consigli per i genitori

Ecco alcune buone pratiche per accompagnare i ragazzi:

✔️ Parlatene insieme

Chiedete ai figli se usano l’AI e per cosa. Aiuta a responsabilizzarli.

✔️ Incentivate il “prima provo io”

L’AI non deve essere la scorciatoia. Prima si prova a risolvere, poi l’AI può aiutare a migliorare.

✔️ Verificate la privacy

Assicuratevi che non creino account su piattaforme non adatte ai minori.

✔️ Collaborate con la scuola

Condividete dubbi, chiedete linee guida, seguite le indicazioni dei docenti.


🎯 Conclusione

L’intelligenza artificiale (AI) è ormai parte della vita dei nostri figli. La sfida non è evitarla, ma insegnare loro a usarla con responsabilità, senza rinunciare al valore dello studio, dell’impegno e della crescita personale.

Insieme — scuola, famiglia e comunità educativa — possiamo accompagnare i ragazzi a un uso sicuro, etico e consapevole di queste nuove tecnologie.


📄 Fonti

  • Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM)
    – Linee guida “Competenze digitali e cittadinanza digitale” (2023–2024)
    – Documenti PNRR “Scuola 4.0” sull’uso responsabile delle tecnologie digitali.

  • UNESCO
    Guidance for Generative AI in Education and Research (2023)
    – Raccomandazioni sull’etica dell’intelligenza artificiale.

  • OECD – Organisation for Economic Co-operation and Development
    AI in Education: Opportunities and Risks (2023–2024).

  • European Commission
    – Documenti di orientamento sull’uso dell’AI in ambito educativo (AI Act – sezioni su tutela dei minori e sistemi ad alto rischio).

  • Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy)
    – Pareri e comunicazioni sul trattamento dei dati dei minori e sull’uso di piattaforme digitali a scuola.