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“Così i cellulari fanno ammalare i ragazzi”

L’effetto dei campi elettromagnetici sul sistema nervoso dei ragazzi secondo uno studio dell’Arpa.

Scambiano commenti su Facebook, messaggi su WhatsApp e pensieri in hashtag. Testa china e pollici sui touch screen. Li chiamano nativi digitali, quei ragazzi nati attorno al 2000 e cresciuti a pane e computer, web, mp3 e smartphone, cellulari intelligenti presenti ormai nelle tasche di quasi tutti gli studenti vercellesi. Lo dice un’indagine di Arpa Piemonte in collaborazione con l’Asl Vercelli e alcuni istituti del capoluogo sull’uso dei telefonini da parte dei giovani. E i risultati attestano un utilizzo smodato e spesso sbagliato, che potrebbe avere conseguenze sulla salute

Lo studio si è svolto nel 2015 sulla base di 482 questionari consegnati in due scuole medie cittadine, Lanino e Avogadro, coinvolgendo ragazzi e ragazze per un’età media di 13 anni. Il 93% ha risposto di avere un cellulare, regalato quasi sempre da genitori (82%) o parenti (14%). Tre quarti degli studenti intervistati ha chiesto espressamente un telefonino a mamma e papà; al 33% il primo smartphone arriva tra le mani tra i 6 e i 10 anni, al 65% tra gli 11 e i 14.  

Fonte: La Stampa (leggi articolo completo)