- Stefania Sedini
....e il bullo?
Durante uno degli ultimi incontri con i genitori delle scuole si è riflettuto su come generalmente ci si focalizzi solamente sulla figura della vittima di bullismo e mai sul bullo. Si fanno riflessioni e ricerche sulle caratteristiche della vittima prototipica, delle conseguenze dopo gli episodi e così via ma poco ci si sofferma sul chiedersi chi è il bullo? Che caratteristiche ha? Come si può lavorare con e su di lui in ottica sia preventiva che “riparativa”?
Una riflessione iniziale su questo tema e osservabile sia per il bullismo che per il cyberbullismo, può essere fatta rispetto a due componenti che riguardano ognuno di noi e che in fase di crescita del ragazzo giocano un ruolo fondamentale nelle scelte e negli investimenti su di sé: autostima e concetto di sé.
L’autostima è il valore che noi attribuiamo a noi stessi, alle nostre capacità; il concetto di sé è l’idea, la percezione di noi nei diversi ambiti di vita.
Autostima e immagine di sé quindi influenzano le scelte che facciamo, i comportamenti che abbiamo, gli investimenti che attiviamo su di noi. Diverse ricerche in campo psicologico mostrano come un basso livello di autostima e un concetto di sé negativo portino a sensazioni di inefficacia, inadeguatezza e disinvestimento su di sé. Dal punto di vista opposto un alto livello di autostima e un concetto positivo di sé portano a un maggior investimento e progettualizzazione rispetto a sé e alle proprie capacità.