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Slingshot: l’app di Facebook per inviare foto e video che si autodistruggono è disponibile da oggi anche in Italia. Come visto per SnapChat alla fine questo tipo di applicazione verrà utilizzata per fare SEXTING e condividere ad amici foto sexy e porno.

Definita a lungo come l’anti-Snapchat – che Zuckerberg aveva provato inutilmente ad acquistare tempo fa – Slingshot in realtà ha diversi elementi che la differenziano parecchio dall’app gialla con il fantasmino – oltre ad alcuni che le accomunano. Come Snapchat, infatti, la grafica è estremamente essenziale, si può aggiungere un testo – ma non uno sticker – e si può disegnare a mano libera sulle foto.

Anche i contenuti inviati con Slingshot si autodistruggono e una volta visti non si recuperano più – anche se ci si può prendere tutto il tempo che si vuole prima di buttarli: non c’è, infatti, un tempo massimo di durata.

La differenza più grande, però, è l’accesso ai contenuti ricevuti, che si possono visualizzare solo una volta che se ne manda uno in risposta: l’anteprima della foto o del video resta infatti oscurata finché non invii qualcosa anche tu.

Scommettiamo che questo "Manda tu che mando anch'io" sarà molto apprezzato nei ragazzi più piccoli?

Come detto, i contenuti non si possono salvare, ma si può sempre fare uno screenshot per conservarli clandestinamente. “Volevamo creare qualcosa di piacevole, che mettesse le persone a proprio agio: per questo non c’è una scadenza e si può sostare su ogni contenuto per tutto il tempo che si vuole”: i video, ad esempio, proseguono in loop finché si buttano. ”Il problema degli screenshot, poi, è che non si possono disabilitare”. Al centro di Slingshot c’è la voglia di cogliere e condividere un momento qualsiasi: che si possa fare uno screenshot non è neanche più una preoccupazione.

Fonte: WIRED.IT

 

Nel 2004 era un piccolo network per studenti dei college statunitensi, oggi è una nazione da 1,2 miliardi di visitatori mensili provenienti dall’Asia (351 milioni), dall’Europa (276 milioni), dagli USA e dal Canada (199 milioni) e da altri territori.
Una espansione graduale, ma inesorabile, documentata dalla mia mappa dei social network nel mondo, che ha imposto un modello di socialità in rete e di business che produce 5 miliardi di dollari di fatturato.

Oggi gli italiani che visitano Facebook al meno una volta al mese sono 26 milioni. Quelli che lo fanno almeno una volta al giorno sono 17 milioni. Negli ultimi dodici mesi si è avuto un incremento della consultazione in mobilità tanto che oggi gli utenti mensili da mobile sono 16 milioni, quelli giornalieri 10 milioni.

Che ETA' hanno gli italiani iscritti a Facebook?

In questi anni è rimasta pressoché inalterata la suddivisione tra uomini e donne, rispettivamente al 52% e al 46%, con una quota di un 2% di non classificati. Invece ciò che è mutata profondamente è stata la composizione delle età degli iscritti. I primi colonizzatori di Facebook sono stati i 19-24enni che nel 2008 rappresentavano ben il 29% di tutta la popolazione iscritta. Insieme a loro i 25-29enni che erano il 22%.
Oggi la prima fascia rappresenta solo il 18% degli utenti pari a 4,6 milioni di persone e la seconda il 12% ossia 3,2 milioni. In questa redistribuzione dovuta alla massificazione, ha assunto un peso prevalente la popolazione più anziana, soprattutto quella di età 36-45, che ora rappresenta il 21% ossia 5,4 milioni di individui.
Nell’ultimo periodo la coorte che cresce di più, al ritmo di un 40% all’anno, è quella degli ultra 56enni. Cala, da settembre ormai, la fascia dei 13-18enni che anno su anno fa registrare un -10%.

Ad oggi Facebook nel mondo è il SocialNetwork più usato come si vede dall'infografica sottostante:

Fonte: Vincos.it

Dopo aver visto l'esplosione del #selfie, essere passati al #belfie (di dietro) eccoci al #underboobs (sotto).

E’ una tendenza americana che si sta diffondendo anche da noi: consiste essenzialmente in una selfie nella quale (prevalentemente una ragazza) solleva la maglietta spingendosi pericolosamente sul confine della censura, ma fermandosi in tempo.

La voglia di farsi vedere, di ricevere like sta giorno dopo giorno colpendo ragazzi e ragazze quindi con il mano lo smartphone via con una foto sotto la tshirt per mostrare seno e addominali scolpiti.

Più del 80% dei ragazzi di Medie e Superiori ha provato a fare un #selfie, più della metà di loro ha inviato o pubblicato foto "SEXY". 

Instagram non ha censurato alcuna foto con #underboobs, qui potete vedere il tutto.

 

 

In questi giorni anche decine di rodigini sono caduti in questo subdolo tranello del web. A trarli in inganno ancora il social network Facebook. Le vittime si sono viste chiedere l’amicizia da prorompenti ragazze, tutte straniere, seguita da messaggi ammiccanti e immagini osé.

Dopo aver accettato la conoscenza virtuale, trascorso un periodo breve fatto di conversazioni e piccanti confidenze, le ‘nuove’ amiche avrebbero lanciato la consueta proposta: «Facciamo un gioco? Non lo saprà nessuno. Ora mi spoglio io e poi tocca a te».

Una volta ricevuto il video dell’ignara vittima, ecco il ricatto. «Se non mi versi 1000 euro, invierò il video a tutti i tuoi amici, tramite youtube e facebook». Un tunnel senza fine, perchè non si ferma certo con l’invio del denaro: «Si prosegue con altre richieste di soldi, meno elevate ma egualmente stressanti — spiegano dalla polizia postale —. Un piano diabolico fatto di continue email e messaggi in chat, dove i ricattatori sembrano essere a conoscenza di molti particolari della vita privata della vittima prescelta, acquisite proprio attraverso le informazioni presenti sul social. Una tecnica ben collaudata quella delle sexy ricattatrici, che in questo ultimo periodo sta facendo centinaia di vittime. Decine, infatti, le segnalazioni alle forze dell’ordine, relative a strane richieste d’amicizia che molti utenti di Facebook, soprattutto maschi, ricevono da un mese a questa parte, da presunte ragazze straniere.

«Dopo aver raccolto diverse denunce anche in Polesine — spiegano gli agenti — siamo riusciti a risalire alla provenienza delle ricattatrici. Il giro malavitoso avrebbe origine in Algeria e Marocco e dietro alle presunte ragazze si celerebbe, in realtà, una vera e propria banda specializzata in estorsioni in rete». Sarebbero, infatti, utilizzati video e immagini hard rubati al web, appositamente per attrarre i ‘clienti’, inducendoli a eccitarsi e a spogliarsi in diretta.

«L’unica soluzione per porre fine al ricatto — spiega la Postale — è quello di togliersi per un periodo dai social network, così da non poter essere rintracciati. Una piaga quella del sexy ricatto che si complica ulteriormente quando riguarda i minori. I malviventi in questi casi, non si limitano alle richieste di denaro, ma addirittura incutono terrore ai ragazzi, dicendo loro che saranno accusati di pedopornografia».

Diverse le denunce pervenute in questi giorni dalla Polizia postale di Rovigo, ma si presume che i casi siano almeno il doppio, visto che molti rinunciano alla denuncia per paura.

FONTE: RESTO DEL CARLINO (Leggi l'articolo originale qui)

PENSI SIA UN CASO ISOLATO? ECCONE ALTRI:

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Si mettono in mostra e spopolano su social come Ask.fm o Instagram.
Profili di teenager pieni di "selfie" ammiccanti. #SEXTING Esposti senza protezione al lato oscuro del web.

Negli anni 90 "non era la rai" il sogno delle adolescenti italiane desiderose di ottenere il classico quarto d’ora di celebrità.
Era calcare il palcoscenico di uno show quotidiano in onda sulle allora reti Fininvest, passato alla storia perché vivaio di tutta una generazione di poco vestite starlette o aspiranti tali. Ora i teenager italiani – soprattutto ragazzine nate a cavallo degli anni attorno al 2000, ovvero gli appartenenti alla generazione dei Millennial – non sognano più di accalcarsi ai cancelli di Cinecittà,, in cerca di un ingaggio televisivo. Hanno un nuovo e più diretto strumento che garantisce loro visibilità e celebrità in poche mosse: il web, o meglio alcuni angoli del web.
 
Loro si chiamano Sabrina, Sara, Lucrezia, Chiara, Asia, Ester: tutte minorenni, con un uso sapiente dei social network e delle piattaforme blogging sono piccole stelle del web. Molte di loro partono come semplici, belle ragazze molto conosciute nella scuola che frequentano. Il passo successivo avviene tramite Ask.fm, social network assai popolare fra i teenager italiani, noto alla cronaca più che altro per la funzione di "domanda-risposta" anonima, funzione ritenuta alla base di numerosi casi di #CYBERBULLISMO, talvolta sfociati in tragedia. 

Ask.fm non è solo il luogo delle domande e delle risposte anonime, per gli adolescenti italiani: è anche il luogo dove, in un fitto gioco di acerbo corteggiamento, nasce la celebrità de "le più belle ragazze di Ask", pagine dove gli utenti stessi segnalano e condividono foto delle coetanee ritenute più graziose. Le foto lasciano poco all’immaginazione: si tratta di selfie nella maggior parte dei casi, ma in pose ammiccanti. Se alle loro spalle si notano comunissime case e panorami della provincia italiana, in primo piano le foto mostrano – col passare del tempo – ragazze sempre più consapevoli della loro celebrità: all’aumentare dei like e delle richieste di postare foto in pose carine, aumenta anche la notorietà dell’utente. Che, spesso, travalica il ghetto dell’anonimato adolescenziale di Ask e sbarca sugli altri social: con numeri da brivido, se si pensa che foto di minorenni celebri per null’altro che per il loro aspetto fisico raccolgono migliaia di "mi piace" su Facebook e che i loro profili raccolgono altrettante migliaia di follower. Se una liceale dell’hinterland napoletano e aspirante modella ha oltre 86.000 utenti follower su Facebook, cioè molti di più di quanti ne abbiano Daniela Santanché (69.000) o Dario Franceschini (26.000), si comprende la misura del fenomeno. Che genera innumerevoli tentativi di imitazione. Esponendo i meno abili agli attacchi verbali di un numero potenzialmente enorme di utenti anonimi. E i suicidi di minori travolti dalla violenza digitale e dal cyberbullismo sono ormai un dato di cronaca rilevante.

Le più popolari fanno anche un passo successivo: approdano alla moda, o almeno alla versione cittadina e provinciale della stessa. È il caso di Sabrina, provocante bellezza multietnica, passata in pochi mesi dallo status di starlette di Ask a quello di testimonial per piccoli brand: oggi posa in servizi fotografici per pubblicizzare accessori. O anche di Chiara, 16 anni, il cui blog di moda vanta un successo che nasce dal seguito di fan accumulato prima su Ask, a suon di autoscatti in bikini e duckface - ovvero la diffusissima posa a labbra imbronciate - e poi su Facebook, condividendo foto che la ritraevano mentre provava abiti nei camerini delle boutique del centro. Altre, come Dalila, tentano la strada dei concorsi di bellezza. 

I ragazzi non sono da meno: utenti da 16 anni e decine di migliaia follower, sono piccole star tanto di Ask quanto di Facebook.Il numero dei follower, peraltro, tanto in questo caso quanto nei precedenti, non è verosimilmente gonfiato da pacchetti a pagamento,come spesso accade: questi adolescenti hanno un altissimo numero di interazioni con gli altri utenti. Commenti, domande, migliaia per ogni foto: tutto conferma che, nella cerchia dei loro coetanei, queste piccole celebrità nate su Ask stiano davvero vivendo i loro 15 minuti di fama che – per qualcuno di loro – si protraggono con altre esperienze, Ma sempre legate al web: come scrive Sabrina sul suo profilo Facebook, criticando "Uomini e Donne", lo show condotto da Maria De Filippi, "Che senso ha andare in un programma televisivo a cercare un ragazzo?". Meno di 10 anni fa, ragazzine come Sabrina si accalcavano alle porte dei casting per quel tipo di show. Oggi non serve: ci sono Ask.fm – o anche Instagram, Tumblr – per mostrare le proprie foto, farsi conoscere e diventare una celebrity.

FONTE: LA REPUBBLICA (Leggi l'articolo completo QUI)

Su internet le foto di minorenni nude, nel giro anche ragazze di Salerno.Dopo le sette liceali di Cava de' Tirreni gli inquirenti hanno già individuato tre giovani del capoluogo.

SALERNO - I selfie nudi, gli autoscatti delle ragazze minorenni del salernitano aumentano. Non solo più soltanto sette, e soprattutto non solo soltanto di Cava de' Tirreni, le adolescenti che hanno postato su internet le proprie fotografie senza veli in pose che definire maliziose diventa riduttivo. Adesso le giovani coinvolte sono undici.

Tre sono della città di Salerno. Le foto rinvenute dai militari, mano mano che passano i giorni, aumentano completando book fotografici allo specchio in autoscatto. La diffusione di questo materiale oltre a viaggiare su una nota applicazione per telefonini di messaggistica è approdata anche su un applicazione di condivisone foto.

Lo stesso staff prontamente ha eliminato le immagini e consegnato il materiale ai carabinieri che continuano a indagare allargando sempre di più la cerchia. Per il momento nessuna delle ragazze sembrerebbe essere stata fotografata senza il suo consenso e non ci sarebbero stati casi di abusi. Ma gli inquirenti pensano che dietro molte foto ci sia qualche maggiorenne che abbia potuto istigare le adolescenti a inviare quelle fotografie.

Al momento il materiale circola ancora in rete perché non oscurate da nessun server anche per permettere di individuare più facilmente gli artefici delle condivisioni. Le indagini procedono molto velocemente affinché tutte queste foto evitino di finire su circuiti pedopornografici.

FONTE: CORRIERE DELLA SERA (Leggi l'articolo completo QUI)

Infographic: Selfie-Censored