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Durante i nostri incontri con genitori e ragazzi parliamo spesso del fenomeno, sempre in aumento, del SEXTING tra ragazzi.
Ma siamo sicuri che siano solo i ragazzi a farlo? Negli ultimi mesi sono aumentati i casi di SEXTING tra adulti e tra adulto-minore (spesso in relazione all'adescamento).

E' il caso del professore di Treviso indagato per aver mandato messaggi hot a un'alunna minorenne.
Il caso era partito dopo la denuncia dei genitori di una sedicenne. Ma altre due ex allieve si sono presentate in Questura. La promessa del docente: «Alla maturità con voti alti».
E’ questa l’immagine che sembra trapelare dalle indagini di procura e squadra mobile, sul cinquantenne docente di un istituto superiore di Treviso indagato con l’accusa di atti sessuali con minorenne.

Il PHISHING è un tentativo di truffa informatica, realizzato attraverso la posta elettronica, ha come scopo principale il furto di informazioni e dati personali degli utenti.
Il termine phishing è una variante di fishing (letteralmente "pescare" in lingua inglese) e allude all'uso di tecniche sempre più sofisticate per "pescare" dati finanziari e password di un utente.

Chi non ha mai ricevuto una email dalla banca o dalle Poste Italiane (qui di seguito alcuni esempi).

COME RICONOSCERE LE MAIL:
Ricordiamo che nella maggior parte dei casi le email fraudolente sono riconoscibili in quanto presentano le seguenti caratteristiche:

  • Non contengono il nome ed il cognome del destinatario (il truffatore in realtà invia il messaggio ad un numero molto elevato di indirizzi email, facendo spamming).
  • Invitano a visitare siti con indirizzi diversi da quello del sito web ufficiale dell’ente simulato.

COME DIFENDERSI:
Non esistono ad oggi strumenti anti-phishing assolutamente infallibili, la miglior difesa contro questa forma di truffa informatica è basata quasi completamente sul buon senso.

COME SEGNALARE:
Anche la Polizia Postale ha aperto una SEZIONE dettagliata sul proprio sito (LINK), dove è possibile segnalare e denunciare casi di truffa online.
La stessa Google ha messo a punto un sistema di sicurezza (Google Safe Browsing) che prova ad eliminare il phishing direttamente dalle radici andando ad analizzare le pagine web (contenenti programmi o script potenzialmente pericolosi): ogni URL infetto viene quindi registrato nel database di Google, inserito in una blacklist e rimarrà virtualmente inaccessibile agli internauti.

 


Andrea MassaAutore:
Andrea Massa
Resp. INFORMATICO - Progetto MASSERE

Durante i nostri incontri nelle scuole con i genitori il tema del SEXTING è sempre uno dei più coinvolgenti, si sottovaluta spesso la pericolosità e che l'età più colpita è quella dell'adolescenza.

Le indagini sono partite dai sospetti dei genitori della minore.
Dopo le minacce del giovane, la minore ha cominciato ad assumere atteggiamenti strani, di chiusura verso il mondo esterno.
Le indagini hanno consentito di delineare, rilevano i carabinieri, «un grave quadro accusatorio» attorno al ragazzo indagato, ritenuto responsabile di aver indotto la minore, con la quale aveva instaurato una relazione avviata via web, a inviargli video e foto dal contenuto erotico con la minaccia di lasciarla e di inviare il video a terzi. Il responsabile, si apprende, è un giovane disoccupato, incensurato. Ora è nel carcere di Poggioreale.

Durante i nostri ultimi incontri con gli alunni della scuola Leonardo da Vinci, i ragazzi hanno segnalato due articoli sul tema del GROOMING (adescamento di minori online).
I Social Network (Instagram e Facebook) sono il canale preferito per entrare in confidenza con i ragazzi fingendosi coetanei. Lunedì 5 febbraio vedremo nel dettaglio le fasi dell'attacco durante l'incontro di formazione per genitori.


Voleva farsi un selfie mentre il treno era in arrivo, alle sue spalle, lo ha persino indicato con il dito, per mettersi in posa meglio, ma non ha considerato che si trovava troppo vicino ai binari. Shiva, questo il suo nome riportato dai media locali, è stato travolto ma è sopravvissuto all’impatto, anche se ha riportato ferite molto gravi alla testa.

 
 
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Sono sempre di più gli studi sulla qualità del sonno in bambini e adolescenti che utilizzano dispositivi elettronici e digitali a letto e prima di dormire.
Secondo un nuovo studio condotto presso l’università del Colorado-Boulder e pubblicato sulla rivista Pediatrics i bambini e gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili agli effetti dei dispositivi elettronici, come smartphone e tablet, i quali possono interferire con la qualità del sonno e riducono le ore di riposo.
 
Sono state prese in esame le abitudini di 454 bambini e adolescenti e sono emersi i seguenti dati: il 60% di loro va a letto con il cellulare, il 45% lo usa come sveglia e ben il 90% dei bambini tra i 5 e i 17 anni vanno a letto tardi, dormono poco e male proprio perché non riescono a state lontani dallo smartphone quando invece dovrebbero riposare durante la notte.
 
I ricercatori hanno spiegato che la luce emanata dai dispositivi ha degli effetti negativi sui ritmi circadiani e sulla fisiologia del sonno, abbassando il livello di melatonina del corpo, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia. La luce è il nostro orologio naturale. Quando la luce colpisce la nostra retina durante le ore serali, invia una cascata di segnali al sistema circadiano al fine di tenere a bada la melatonina e di ritardare ilsonno”, ha spiegato Monique LeBourgeois, professore associato del dipartimento di fisiologia al CU Boulder e autrice dello studio.
                                     
Gli studiosi sottolineano che esposti alla stessa intensità di luce, adulti e bambini producono una risposta diversa, in quanto, il livello di melatonina dei bambini si riduce di ben due volte in più rispetto al livello negli adulti.
 
Questo fenomeno conosciuto come VAMPING, non ha solo effetti fisiologici sul sonno ma comporta anche ricadute sui vissuti emotivi legati ad esso in quanto non si permette al bambino quella fase di rilassamento emotivo e cognitivo che accompagna al sonno ma resta fortemente attivato dai contenuti che sta guardando.
 
Alcuni suggerimenti?
a) Limitare l’utilizzo dei media digitali ai bambini nelle ore che precedono il sonno notturno;
b) Spegnere tutti i dispositivi nelle stanze da letto, e collocarli in una stanza lontana;
c) dare delle regole sull’utilizzo dei dispositivi (tempo, orario, tipologia).